Archiviata la quinta seduta del 2018 del Consiglio Federale, il presidente Andrea Marcon approfondisce il tema del bilancio consuntivo 2017.
Presidente, un anno particolare, molto impegnativo ma con risultati edificanti.
"Lo stato di salute della Federazione dal punto di vista economico sta migliorando nettamente, anche se il lavoro da fare è ancora lungo, ma se penso a come, e da dove, siamo partiti non posso che essere soddisfatto. Il bilancio approvato l’anno scorso era interamente riferibile alla gestione precedente ed è stato caratterizzato da una perdita di € 230.000, generata dalla cancellazione di crediti divenuti inesigibili e delle rimanenze di magazzino che erano state calcolate in modo non congruo nell’attivo degli anni passati. Questa perdita, che ha portato il deficit totale della Federazione a oltre € 1.600.000, ci ha obbligato nel corso del 2017 a rivedere il piano di rientro che era stato concordato con il CONI in fase di delibera del budget 2016 dal precedente Consiglio Federale, che prevedeva appunto un rientro di circa € 200.000 annuali fino al 2020. Questo è stato ora rimodulato con un piano di rientro calcolato dal 2017 al 2022."
Questo bilancio è il primo quindi che è realmente opera di questa nuova gestione federale…
"Sì e ha evidenziato dei risultati molto positivi e che sono la dimostrazione che un’oculata programmazione e razionalizzazione del sistema permettono di creare valore. In particolare ritengo fondamentale che sia aumentato il valore di produzione rispetto al 2016 di circa il 14% e soprattutto che ci sia stata una contrazione dei costi: a fine esemplificativo basti pensare che i costi per le spese postali e telefoniche sono calati del 58% risparmiando solo su questo capitolo € 89.437,14. In generale questo trend è stato mantenuto per i costi generali (-9% pari a € 43.001,07), i costi per la comunicazione (-58% equivalenti a €170.773,12) e i costi per organi e commissioni federali (-6% per € 13.215,88). Ciò che va sottolineato in questa analisi è che i soli costi che hanno ricevuto dei tagli sono quelli relativi alla gestione e all’amministrazione della macchina federale, mentre non ci sono stati tagli relativi all’attività sportiva: anzi in questo caso questi sono aumentati, in quanto si è deciso di potenziare gli investimenti sull’attività delle squadre nazionali di ogni categoria. Posso affermare che comunque i tagli effettuati nei settori sopra richiamati non hanno portato alcuna disfunzione o peggioramento dei servizi offerti. Per il 2018 confidiamo di aumentare le entrate attraverso gli sponsor e in tal senso qualcosa di positivo e già avvenuto e credo che il mese di giugno sarà molto importante."
Il Bilancio 2017 porta con sé dei numeri impressionanti.
"Uno dei dati più rappresentativi riguardo al 2017 ritengo sia il patrimonio netto, che poi è il dato che sta sotto ai riflettori perché è ciò che sta al centro del piano di rientro 2017-2022, in quanto l’obiettivo finale è quello di riportarlo in positivo. Siamo passati da un dato del 2016 che vedeva una passività di € 1.476.131 (che con la ricostituzione del patrimonio pari a € 168.320 faceva arrivare il deficit a € 1.644.451) a una passività nel 2017 di € 879.526.59 con un risultato di esercizio positivo di € 596.604,49. E questo dopo che i risultati degli ultimi 5 esercizi riportano dati che parlano da soli: -204.855,44 € nel 2012, -5.039,77 € nel 2013, -809.332,98 € nel 2014, -247.576,57 € nel 2015 e -230.576,57 € nel 2016. Alla luce di questi numeri, credo possibile un rientro totale dall’esposizione negativa già nel 2021 e potremmo pensare in fase di redazione del budget 2019 di aggiornare in questo senso il piano di rientro. Mi preme sottolineare che il rispetto degli impegni presi dimostra la serietà del nostro operato e di tutto il nostro movimento. Il dato però più lusinghiero è che siamo riusciti ad aumentare l’attivo circolante di oltre € 600.000, evidenza questa che ci permette di pagare tutte le spese della Federazione in tempo pressoché reale. In termini pratici, questo ci ha permesso anche di togliere la linea di affidamento di € 2.000.000 che costa, solo in spese bancarie, € 24.000 annui."
Si legge una grande soddisfazione nei suoi occhi.
"Al di là dei numeri che possono sembrare molto impersonali da parte dei non addetti ai lavori, la mia più grande soddisfazione è il fatto che il risanamento economico di questa Federazione, che era assolutamente necessario e non più procrastinabile, va in parallelo ad un potenziamento dell’attività sportiva a 360 gradi che riguarda il lavoro delle nazionali seniores e giovanili e anche la riorganizzazione complessiva di tutta l’attività federale su basi di efficienza e competenza. Non passa settimana senza che vi sia attività di una selezione nazionale e questo è sotto gli occhi di tutti. Il cammino che ci aspetta nei prossimi anni è ancora lungo, ma ritengo che siamo sulla strada giusta per la creazione di una macchina federale sana dal punto di vista economico e sportivo, che possa creare valore per il nostro movimento e per i nostri sport. Per quanto riguarda noi che la gestiamo, ci dobbiamo sempre ricordare che la Federazione non è un qualcosa che appartiene a una persona o a un gruppo, ma si tratta di un bene comune che va curato e amministrato avendo sempre come obiettivi da un lato la crescita sportiva del nostro movimento, dall’altro una regolarità economico-finanziaria che ci permetta di avere un futuro.
Lasciatemi ringraziare tutto il personale della Federazione, con una particolare citazione per il Segretario Generale Giampiero Curti e per il personale dell’Amministrazione guidato da Fabio Mogini. Ma voglio ringraziare anche i Consiglieri Federali e tutte le persone che collaborano con la FIBS perché il cambio di mentalità è stato acquisito praticamente da tutti con entusiasmo e voglia di fare. Ed i risultati non tardano ad arrivare. Grazie a tutti loro posso dire che la strada è ancora in salita, ma sono sicuro che arriveremo al traguardo."
di Fabio Ferrini