Concluso il girone d’andata nel campionato di Serie A1 Baseball, il testimone passa alla European Champions Cup per cinque giorni intensi (dal 6 al 10 giugno), in cui otto squadre da sei nazioni diverse si scontreranno da mercoledì per contendersi il titolo di campione d’Europa.
La Coppa Campioni riparte dalla casa dei vincitori dell’edizione passata, i Curacao Neptunus Rotterdam, che sconfissero la UnipolSai Bologna in finale a Regensburg (Germania). In occasione del 75esimo anniversario dalla nascita del club, i nove volte campione d’Europa ospiteranno sul campo di Rotterdam e su quello di Capelle aan den IJssel la manifestazione. L’ultima volta in cui la località ha organizzato tutta la Coppa Campioni risale al 2005, ma già nel 2015 si giocò uno dei due gruppi preliminari.
Il format non cambia rispetto all’anno scorso. Due gironi all’italiana, le prime due classificate di ciascun raggruppamento avanza in semifinale, mentre domenica 10 luglio il programma si conclude con le finali.
La prima partita in programma del torneo vedrà subito in campo un’italiana nel girone B. La UnipolSai Bologna, esordirà contro i “neo-promossi” Draci Brno, vincitori della CEB Cup l’anno passato. La Fortitudo ha sfiorato il colpo in finale l’anno scorso, ma un brutto settimo inning ha compromesso le speranze di riportare la coppa per la prima volta dal 2013. La formazione di Daniele Frignani arriva a Rotterdam in striscia positiva di nove partite e con una sola sconfitta su dodici partite giocate in campionato. Con il rinforzo Kevin Moesquit (7-20 nelle prime quattro partite) e le prestazioni in crescita di Mazzanti, il lineup felsineo sembra aver ingranato una marcia ancor più alta che già aveva con gli esperti Marval (.304 AVG in campionato), Flores (.424 AVG, ma che non sarà della partita causa regolamento che permette solo a tre stranieri non comunitari di giocare) e capitan Vaglio (.298 AVG). Sul monte di lancio i piani cambieranno rispetto al campionato, visti gli impegni ravvicinati. Quattro sono i potenziali partenti per Bologna: Jorge Martinez (2.45 PGL in campionato), Raul Rivero (1.93 PGL), Andrea Pizziconi (2.65 PGL) e Antonio Noguera (0.45 PGL), mentre il bullpen potrà disporre in primis di Murilo Gouvea e Filippo Crepaldi, a cui si aggiungono Justin Cicatello e Nick Pugliese. Bologna ha il miglior attacco (.300 AVG, 14 HR) e il miglior rendimento in pedana d’Italia (2.14 PGL), ma dovrà trasporre questo livello anche nella competizione europea immediatamente, perché il girone non è dei più semplici.
Capita nello stesso gruppo una T&A San Marino che vive un momento diametralmente opposto ai bolognesi a causa della settima sconfitta nelle ultime nove partite. Il lineup a disposizione di Mario Chiarini sarà rafforzato dall’atteso Chris Colabello, che aveva raggiunto un accordo di massima prima di inizio stagione con i titani. Cambieranno le gerarchie in attacco con Bermudez e Reginato che non saranno le uniche bocche da fuoco in un lineup che spera di ritrovare le migliori performance (.208 media complessiva in A1 Baseball), ma che dovrà fare a meno di Erik Epifano. Da valutare per la squadra che ha chiuso al terzo posto nel 2017 lo stato del pitching staff (terzo in campionato con media PGL di 2.58). Cesar Jimenez e Carlos Quevedo sono i partenti più accreditati, mentre resta da vedere se Alessandro Maestri potrà essere competitivo dopo uno stop delle ultime settimane.
Le due squadre che militano nel campionato di A1 Baseball se la vedranno con i padroni di casa, nonché campioni in carica, Neptunus Rotterdam. Il collettivo allenato da Ronald Jaarsma sta dominando la Hoofdklasse, soprattutto dal punto di vista offensivo (.337 media battuta), e ha perso soltanto in un’occasione contro i De Glaskoning Twins. Lo zoccolo duro continua a guidare l’armata dei Neptunus: Orlando Yntema, Diegomar Markwell, Elton Koeiman rappresentano il trio di partenti che precede il temibile bullpen con Loek Van Mil, Berry Van Driel e la novità nipponica Riki Saito. In attacco sono sei i giocatori con una media battuta superiore a .300 e sette battitori hanno contribuito a sommare otto fuoricampo, il massimo nel campionato al momento. Dwayne Kemp ha un bottino impressionante di 36 valide in 74 turni di battuta (.486 AVG, .506 on-base percentage) ed è una delle fonti offensive migliori assieme a Stijn Van der Meer (.348 AVG), altro punto fermo della nazionale oranje, al belga Benjamin Dille, al ricevitore Boekhoudt (.385 AVG in undici partite) e a Shaldimar Daantji (.356 AVG). Bologna (partita del round robin e la finale) e San Marino (semifinale) hanno perso tutte le sfide contro Rotterdam nell’edizione passata e sperano di cambiare il trend.
Il Draci Brno ritorna in Coppa Campioni dopo l’ultima apparizione nel 2015 ed è la prima squadra ceca dal Kotlarka Praga, che prese parte alla Champions Cup 2016. I 21 volte campioni della Repubblica Ceca conducono il campionato locale con una sconfitta in 24 partite. L’attacco vanta vari giocatori dalla nazionale, tra cui Petr Cech e Jakub Hajtmar;in più al centro del lineup c’è l’ex prodotto della Myville State University Dondrei Hubbard. Nel reparto pitcher i più utilizzati sono stati il 31enne Wes Roemer, che ha un passato in triplo A e che ha lanciato una no-hitter in Extraliga quest’anno, e il veterano Radim Chroust. A disposizione in pedana anche l’australiano John Hussey e altre forze della nazionale ceca come Petr Minarik e Michal Sobotka.
Il girone A mette di fronte i pirati di Rimini e quelli di Amsterdam che dovranno battere i tedeschi di Heidenheim e i Rouen Huskies per assicurarsi il passaggio del turno.
I campioni d’Italia in carica tornano all’assalto della Coppa Campioni che manca dal 1989. Nel primo anno sotto la gestione del Presidente Pillisio e alla seconda stagione al timone di Paolo Ceccaroli, i romagnoli si presentano con tutte le credenziali per fare bene nonostante le due sconfitte dello scorso fine settimana con la Fortitudo Bologna. Il pitching staff di Rimini ha subito molti fuoricampo lo scorso fine settimana, ma Logan Duran e Raul Ruiz, sostenuti dall’esperienza di Enorbel Marquez e Ricardo Hernandez e dalla versatilità di Alex Bassani, restano tra i più solidi in circolazione. I neroarancio ritrovano a pieno regime Oscar Angulo e Nicola Garbella, che nel weekend scorso si è recato a San Diego per effettuare il primo lancio a PETCO Park nella Italian Heritage Night. Da valutare, invece, le condizioni di Freddy Noguera, uscito anzitempo dal match di venerdì. In un lineup molto profondo e ricco di risorse la lente d’ingrandimento vanno rivolti anche ad Alex Romero, Federico Celli, decisivo nella finale scudetto l’anno scorso, all’antillano Phildrick Llewellyn e all’outsider Jesus Ustariz.
I riminesi debutteranno con i Rouen Huskies, alla loro seconda partecipazione consecutiva. I transalpini guidati dal player-manager Keino Perez non hanno cominciato al meglio questo 2018 e hanno un bilancio di otto vittorie su quattordici partite, a cinque lunghezze dal Montpeiller capolista. Le punte di diamante in pedana sono sempre i due francesi Owen Ozanich e Yoann Vaugelade, sostenuti dal venezuelano Kender Villegas e dal giovane 20enne Esteban Prioul. Nel diamante saranno presenti altri giocatori nei radar della nazionale francese come il terza base Lefevre, il 22enne ricevitore Dylan Gleeson e il veterano Luc Piquet. L’obiettivo sarà principalmente quello di mantenere la permanenza nel massimo campionato europeo.
Gli altri favoriti del girone sono i ragazzi della L&D Amsterdam, allenati dal veterano Charles Urbanus. Anche per la squadra della capitale olandese non sono molti gli innesti rispetto al 2017. Nick Urbanus, figlio di Charles, è la presenza di riferimento (.339 AVG) assieme a Kenny Berkenbosch e al trio di giocatori oranje formato da Zerzinho Croes, Linoy Croes e da Remco Draijer. Rashid Gerard si è distinto particolarmente con una media battuta di .371 in undici partite giocate e potrebbe essere un outsider per un lineup che non fa della potenza la sua peculiarità principale, ma che basa il suo gioco sulla costanza in battuta e sulla continuità dei pitcher. Il monte di lancio rimane uno dei più temibili in assoluto. La coppia della nazionale Kevin Heijstek- Rob Cordemans, con quest’ultimo vicinissimo al record assoluto di strikeout ottenuti nella storia della Hoofdklasse, e Kevin Ward sono i tre partenti più utilizzati quest’anno, ma dietro sono molti i papabili pitcher d’impatto. Il veterano Jim Ploeger, il giovane Maickel Rietel, che abbiamo visto all'opera alla European Baseball Series giocata in Italia, Robin Schel e Daan Hendrix vanno a costruire un parco di lanciatori con un biglietto da visita non indifferente, che peraltro è il migliore nella Hoofdklasse sinora.
Ritornano in Coppa Campioni anche gli Heidenheim Heideköpfe, che nel 2017 hanno conquistato il terzo titolo nazionale della loro giovane storia (fondati nel 1992). Su 22 partite giocate in stagione, la squadra teutonica ha vinto 19 partite. Le mazze principali sono rappresentate dallo statunitense Gary Owens e dai giocatori della nazionale tedesca Simon Gühring, Ludwig Glaser e Sascha Lutz, fratello dell’ex Cincinnati Reds Donald Lutz. Sul monte di lancio i protagonisti sono il 22enne dal doppio passaporto USA-Germania Logan Grigsby e il neo-arrivato ex minor leaguer R.J. Hively. Come dato curioso, il player-manager della squadra del Baden-Wurttemberg è Jay Pecci, 41enne interno dal passaporto italo-americano che ha giocato, dopo un’esperienza fra i professionisti, anche a Grosseto nel 2012. Heidenheim non è estranea a queste alture, dato che nel 2010 arrivò fino in finale, ma fu sconfitta dalla Fortitudo Bologna.
Si comincia mercoledì 6 luglio con le prime quattro partite. Dopo il debutto in mattinata della Fortitudo Bologna con Brno, sarà la volta del Rimini contro Rouen. Il programma pomeridiano prevede la sfida Amsterdam-Heidenheim (ore 15:00) e il match clou fra Neptunus Rotterdam e T&A San Marino (ore 19:30).
di Kevin Senatore
IL LINK PER IL CALENDARIO E IL PLAY BY PLAY
Il racconto della finale del 2017: La Champions Cup resta in Olanda